RESOCONTO FINALE DEL PROGETTO “CONTROLLO DEL RANDAGISMO” NEL COMUNE DI ROCCA D’EVANDRO IN PROVINCIA DI CASERTA
APRILE 2011
Rocca D’Evandro è un comune di circa 3500 abitanti e fa parte della Provincia di Caserta. E’ situato all’estremo nord della Campania, tra il fiume Garigliano e il massiccio del Monte Camino, con un estensione di circa 50 km quadrati. E’ suddiviso in varie frazioni e borghi in cui numerosi cani gironzolano quotidianamente. Questo problema “randagismo” preoccupava il dirigente del Servizio Veterinario di competenza (Dott. Giancarlo Renzo) e il Sindaco di Rocca D’Evandro (Dott. Angelo Marrocco) che hanno così contattato il responsabile della Fondazione Mondo Animale con sede a Castel Volturno (CE), la dott.ssa Dorothea Friz. L’obbiettivo di questa fondazione riconosciuta dallo Stato Italiano (iscritta nel registro delle Persone Giuridiche con il numero 226 presso la Prefettura di Caserta) è di fare il possibile per promuovere il rispetto verso gli animali domestici ed in particolare di trovare metodi per eradicare il fenomeno del randagismo, un problema sociale di notevole rilevanza per la salute e la sicurezza pubblica, ma anche per l’immagine italiana nei confronti dei turisti stranieri. La Fondazione crede che applicando la Legge Regionale 16 in tutti i suoi punti, soprattutto sterilizzando un gran numero di cani e gatti, si possa arrivare alla risoluzione del problema, come già dimostrato nel Comune di Marano di Napoli negli anni 1997 fino a 2002.
Dopo numerosi incontri tra i vari enti è stato concordato un progetto organico per la risoluzione del problema randagismo esistente nel comune. Questo progetto consisteva in vari fasi:
In data 07-04-2010 con la Delibera comunale nr. 71 si è deciso di approvare lo schema di convenzione che in seguito è stato sottoscritto dalle parti (Comune di Rocca D’Evandro, Servizio Veterinario ASL CE e Fondazione Mondo Animale) in data 22 luglio 2010.
Il giorno 20.08.2010 viene emanata l’Ordinanza Sindacale nr. 34 che informa la cittadinanza del programma straordinario in atto per il contrasto del fenomeno randagismo. E’ prevista la cattura dei cani randagi, la loro sterilizzazione e re- immissione sul territorio. In data 20 Settembre 2010 segue un volantino che informa ulteriormente sull’intervento nelle scuole, il controllo dei cani padronali e la sterilizzazione gratuita dei cani di proprietà, che viene distribuito sull’intero territorio.
Il progetto comincia con l’educazione degli alunni delle scuole medie. I giorni 29 e 30 Ottobre, la Dott.ssa Friz in qualità di presidente della FONDAZIONE MONDO ANIMALE istruisce circa 100 scolari in modo interattivo sui bisogni dei cani, su come mantenerli, come nutrirli e come salvaguardare la saluti loro e dei loro padroni.
Nel mese di Novembre 2010 ha avuto inizio la parte più importante del progetto: il controllo dei cani padronali per la iscrizione nel registro dell’anagrafe canina. Posto che tutti i cani sul territorio siano identificati con un microchip e registrati in una banca dati (cosi da non poter più essere abbandonati senza rischiare una sanzione penale) e la maggior parte dei cani e gatti siano sterilizzati (almeno il 70 %), il fenomeno randagismo si estinguerà da solo dopo pochi anni. Questo è il concetto alla base del progetto pilota che ha avuto luogo nel Comune di Rocca D’Evandro.
La FONDAZIONE MONDO ANIMALE ha stipulato una convenzione con 2 veterinari liberi professionisti i quali, autorizzati dal Sindaco, hanno effettuato il controllo su tutto il territorio comunale. Sono stati accompagnati dai Vigili Urbani e hanno bussato alle porte di tutti i cittadini per chiedere se era presente un cane, e se questo cane era già dotato di un microchip e registrato. In caso negativo i veterinari hanno impiantato un microchip al momento, e hanno compilato l’apposito modulo che è stato poi inviato al Servizio Veterinario di competenza per la registrazione in banca dati regionale. I nomi e gli indirizzi dei padroni di cani non presenti nelle abitazioni al momento o delle persone che si sono opposte al controllo del proprio cane sono stati comunicati al Servizio Veterinario di competenza.
I veterinari liberi professionisti convenzionati con la fondazione hanno avuto il compito di compilare un questionario (vedi allegato) basato su delle domande fatte ai padroni dei cani, la loro opinione sulla sterilizzazione, se il proprio cane era già sterilizzato, la presenza di cani e gatti randagi, ed altro.
In totale sono stati compilati 895 questionari. 861 padroni di cani sono stati disponibili a rispondere alle domande.
Solo 146 dei cani padronali (= 17 %) erano già registrati, 686 cani sono stati identificati con un microchip al momento del controllo, 9 padroni si sono rifiutati di far identificare il cane, 20 cani padronali erano inavvicinabili (anche dal padrone stesso) ed è stato impossibile applicare loro un microchip.
Interessante notare che la distribuzione dei sessi non era equilibrata:
La maggior parte dei cani trovati erano maschi, il sesso preferito dai cittadini italiani. Probabilmente perché non danno problemi di cucciolate indesiderate.
Circa un terzo dei cani padronali erano cani di razza, in prevalenza cani da caccia (125) soprattutto segugi (61), seguiti dal pastore tedesco (46).
La relazione invece tra cani di taglia piccola, media e grande (di razza e non) è risultata più o meno equilibrata:
Sono stati trovati pochi cani di età inferiore ad un anno; il grafico che segue mostra la distribuzione per fasce di età:
Solo 49 cani padronali erano già stati sterilizzati in precedenza (il 5,7 %). La domanda ai padroni su cosa pensassero della sterilizzazione per il proprio animale ha dato il seguente risultato: 25 (quasi il 3 %) risposto di non avere opinione in merito, 101 (quasi il 12 %) hanno dichiarato che farebbero sterilizzare il cane se l’intervento venisse offerto gratuitamente, 667(quasi il 77,5 %) si sono dichiarati contrari e 19 (circa il 2 %) hanno detto che sarebbe auspicabile.
9 padroni di cani si sono opposti al controllo da parte dei veterinari ma hanno risposto al questionario. I nominativi di questi padroni sono stati comunicati alle Autorità competenti.
Sono stati contati solo 34 cani randagi, più di metà dei quali non avvicinabili e circa 25 gatti non ancora sterilizzati.
12 Cittadini del Comune di Rocca D’Evandro hanno già usufruito della possibilità di sterilizzare il proprio cane gratuitamente e l’hanno portato al centro della LPA a Castel Volturno per essere sottoposti all’intervento (in totale 8 animali: cani: 7 femmine, 1 maschi; gatti: 3 femmine).
CONCLUSIONE
In un intervallo 4 mesi sono stati controllati 895 cani. E’ stato trovato un basso numero di cani veri randagi sul territorio (34 = il 3,8 % del numero totale), ma in verità si vedono “tantissimi cani” in giro quotidianamente cosa che fa pensare che la maggior parte dei cani padronali trovati (861) sia libera di girare sul territorio. Questo fenomeno crea soprattutto problemi per la sicurezza pubblica quando una cagna si trova in calore e vari maschi la seguono.
Solo il 17 % dei cani padronali sono stati trovati già identificati ed i relativi dati inseriti in banca dati regionale. Un risultato scioccante che dimostra che la legge sul randagismo attualmente in vigore non è applicata per niente. Cani e gatti vengono abbandonati continuamente, soprattutto per il mancato controllo sulla registrazione dei cani. Molti cani padronali inoltre non sono sterilizzati; nasceranno così cucciolate indesiderate che sono una delle fonti primarie che alimenta il randagismo. Solo il costante controllo del territorio garantisce l’abbassamento del numero totale di animali randagi ed eviterà il “riempimento” del luogo.
686 cani sono stati identificati con un microchip e i dati relativi sono stati inviati al Servizio Veterinario di competenza.
La LEGA PRO ANIMALE in seguito telefonerà ai padroni di cani che si sono espressi favorevolmente riguardo alla sterilizzazione per fissare un appuntamento per tale intervento.
Ci si augura che la legge sul randagismo del 1981 finalmente venga applicata in tutti i suoi punti da parte delle autorità competenti. Altrimenti dovrebbe essere abrogata trovando soluzioni alternative (finanziabili e applicabili) per eradicare il randagismo, un fenomeno vergognoso per un stato membro dell’Unione Europea. Un fenomeno che crea disagi notevoli per la sicurezza e la salute pubblica. E un fenomeno che attualmente nutre un business di milioni di Euro per il ricovero di cani vaganti in canili privati convenzionati senza controllo e senza mai risolvere il problema.